Scrivere è un mestiere pericoloso (Italian Edition) by Alice Basso

autore:Alice Basso [Basso, Alice]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
Tags: Narrativa Italiana
editore: Garzanti
pubblicato: 2015-12-31T23:00:00+00:00

Torno alla mia trascrizione. Rileggo l’ultimo pezzo e mi ritrovo a pensare a Irma Envrin. A come doveva essere a trent’anni la vecchietta grinzosa con cui ho parlato tutto il giorno. Oggi è tanto simile a me, sarcastica e secca e isolata da tutto e tutti, tranne che dai suoi ricordi che, peraltro, chissà quanto reggeranno ancora. Ma una volta? Possibile che sia stata una affascinante, spigliata, procace rubacuori?

Fa pensare. Quindi si può partire bene e poi diventare Vani Sarca per progressiva degenerazione.

Foto. Devo farmi mostrare delle foto. Di Irma e di Armando nella stessa epoca. La scusa ce l’ho: a Enrico servono per l’inserto del libro. In effetti Armando Giay Marin lo so com’era fatto, perché ho già visto un sacco di immagini: non altissimo ma ben impostato, tendente al pingue ma capace di dissimularlo (e chi meglio di un sarto di fama internazionale?); con un accenno curato di baffo e un naso un po’ più a patata di quello dei figli, che infatti gli dà un’aria molto più simpatica della loro. Buffo. Ci troviamo in una di quelle rarissime circostanze storiche in cui il padre è certo e la madre no, ma al padre i figli non somigliano per niente.

Bisogna anche che raccolga più informazioni su Judy. Cedo alla tentazione, abbandono per un attimo la trascrizione e mi metto a frugare in Google. Cosa so? Che era una modella, bella come il sole in una limpida giornata estiva, come direbbe Cinzia l’Odiosa in Rosa (meglio che inizi a prenderci la mano). Bruna e con gli occhi chiari, il che non ci aiuta affatto, a livello di deduzioni genetiche, visto che anche Irma risponde alle medesime caratteristiche. Aldo ha gli occhi chiari, a quel che ne so, ma potrebbe averli presi dall’una come dall’altra. Judy e Armando sono morti entrambi: Armando per un tumore circa dieci anni prima dell’omicidio di Adriano, Judy più di recente, per un ictus, in America, dove viveva già dal tempo della morte del marito insieme alla sorella Anne e al nipote Stephen, l’attuale cervello dell’azienda di famiglia.

Quindi, ininterrogabile. Peccato.

Quello che Google, ovviamente, non mi dice, è se Judy e Armando si amassero. Se fossero in rotta, se si fossero sposati per interesse oppure se si volessero bene, e in questo caso se fosse ormai un bene platonico, nel quale potesse trovar posto anche qualche accordo sul non essere proprio proprio così fiscali su quella faccenda della fedeltà coniugale. Oppure, ancora, un bene deformatosi e incancrenitosi in rancori e routine. Forse questo quadro di contesto ci aiuterebbe a comprendere e ricostruire meglio, a capire cosa potrebbe essere verosimile e cosa no. Ma i morti non parlano, e quelli morti per cause naturali meno ancora di quelli morti per omicidio.

Che poi, un po’ alla lontana, è quello che diceva Locard, ora che lo so.

Mi metto a riflettere con lo sguardo perso nel vuoto fuori dalla mia finestra, fra le luci accese nella strada di fronte. In questa stagione, pensare viene bene. Abito in un palazzo anonimo in un quartiere brutto, ma quantomeno sto a un piano alto.

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